USA, 96 esperti scrivono a Trump sulla Riforma della regolazione

Il dibattito sulle azioni messe in campo dall’Amministrazione Trump per la riforma della regolazione continua ad essere vivace negli Stati Uniti. Resources for the Future, un’organizzazione non profit che conduce ricerca indipendente sui temi dell’ambiente e delle risorse naturali, ha riunito 96 economisti e giuristi esperti in regolazione i quali, in una lettera rivolta ai vertici dell’Amministrazione Trump (tra cui Mick Mulvaney, Direttore dell’OMB), esprimono le loro considerazioni e proposte sulle riforme contenute negli Executive Order 13771, 13777 e sulla relativa guida [1].

Photo credits: Gage Skidmore (CC BY-SA 2.0)

In primo luogo gli esperti esprimono la loro preoccupazione in merito alla possibilità che i provvedimenti assunti dall’Amministrazione Trump, in quanto fondati su un approccio che ritiene rilevanti esclusivamente i costi della regolazione e non anche i benefici, diano luogo a conseguenze dannose per i cittadini americani. Più in dettaglio, l’E.O. 13771 avrebbe introdotto un approccio all’eliminazione delle norme esistenti che pone al centro i costi e si distanzia dal principio della massimizzazione dei benefici netti che ha orientato la regolamentazione federale sin dagli anni ’80. A giudizio degli studiosi, quindi, è possibile che il citato E.O., legando l’adozione di nuove norme all’eliminazione di norme esistenti, senza prevedere l’analisi dei relativi benefici, conduca a regole arbitrarie a danno dei cittadini; a supporto di questa posizione, il documento fornisce alcuni esempi dei possibili effetti negativi connessi al nuovo approccio.

Gli esperti non si limitano ad evidenziare le loro perplessità in merito ai recenti provvedimenti per la regulatory reform, ma sottopongono all’Amministrazione Trump tre proposte:

  • la prima proposta attiene al superamento dell’approccio focalizzato esclusivamente sui costi da realizzare con la modifica o l’eliminazione dell’E.O. 13771;
  • in secondo luogo, indipendentemente dalla modifica o eliminazione dell’E.O., gli esperti esortano l’Amministrazione a prevedere, attraverso ulteriori linee guida, che tutte le azioni deregolatorie intraprese dalle agenzie in attuazione dei citati Ordini Esecutivi vengano sottoposte a un test costi-benefici. Si ritiene infatti necessario orientare le agenzie verso l’eliminazione delle norme i cui benefici sono inferiori ai costi e che non possono essere giustificate sulla base di argomentazioni ragionevoli;
  • la terza proposta è relativa all’attività di retrospective review: secondo gli esperti le agenzie non dovrebbero focalizzarsi esclusivamente sull’eliminazione o riduzione dell’onerosità (“stringency”) delle norme esistenti. Occorre piuttosto un approccio che sia finalizzato a modificare le norme vigenti i cui costi e benefici sono sostanzialmente diversi da quelli originariamente attesi.

(Andrea Flori)

 

[1] Un commento agli Executive Order 13771 e 13777 curato da F. Sarpi è contenuto nel numero di aprile della Rassegna Trimestrale dell’Osservatorio AIR.