Regione Umbria

A cura di Giovanna Perniciaro

Riferimenti normativi

Il nuovo Statuto della Regione Umbria, approvato con legge regionale 16 aprile 2005, n. 21 (e successivamente modificato con legge regionale n. 1 del 4 gennaio 2010) dedica la sezione III – composta del solo art. 61 – a “La valutazione, il controllo e e la qualità dei testi normativi”. L’art. 61, rubricato “La valutazione delle politiche regionali ed il controllo sull’attuazione delle leggi” recita

1. Il Consiglio regionale valuta gli effetti delle politiche regionali, verificandone i risultati, ed esercita il controllo sul processo di attuazione delle leggi anche mediante l’inserimento nei testi legislativi di apposite clausole valutative.

2. La Regione assicura la qualità dei testi normativi, adottando strumenti adeguati per l’analisi di impatto, per la loro progettazione e fattibilità.

3. Il Regolamento consiliare disciplina il funzionamento del Comitato per la legislazione, composto da un numero pari di Consiglieri della maggioranza e della minoranza.

4. Il Comitato esprime pareri sulla qualità dei testi, con riguardo alla loro omogeneità, alla semplicità, chiarezza e proprietà della loro formulazione, nonché all’efficacia di essi per la semplificazione e il coordinamento con la legislazione vigente.

5. Il Comitato formula proposte per la previsione e l’inserimento nei testi legislativi di apposite clausole valutative ai fini del controllo sull’attuazione delle leggi regionali.

6. Il Comitato presenta annualmente al Consiglio regionale una relazione sulla propria attività.

Dando seguito ai rinvii contenuti nello Statuto regionale, il Regolamento interno del Consiglio disciplina più approfonditamente i temi enunciati. Cui sono rispettivamente dedicati gli articoli 34 (Valutazione delle politiche pubbliche), 39 (Il Comitato per la legislazione), 42 (Clausole valutative) e 43 (Riordino e semplificazione normativa).

Strutture amministrative e uffici dedicati

L’organo cui è assegnato, in via principale, il compito di esprime pareri sulla qualità dei testi normativi (con riguardo alla loro omogeneità, semplicità, chiarezza e proprietà di formulazione), oltre che alla loro efficacia per la semplificazione ed il coordinamento con la legislazione vigente è il Comitato per la legislazione, il quale  formula altresì proposte per l’inserimento delle clausole valutative nei testi legislativi, cura la redazione del Rapporto annuale sulla legislazione e esprime pareri su progetti di delegificazione e di testi unici.

Mentre è affidato al Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale il compito di monitorare degli adempimenti concernenti l’attuazione delle leggi e delle deliberazioni regionali.

Tali Comitati (composti da consiglieri regionali) sono coadiuvati, per lo svolgimento dei compiti ad esse assegnati, dalle strutture tecnico-amministrative del Consiglio e, in particolare, dalla Sezione Analisi documentale, controllo e valutazione e dalla Sezione Analisi tecnico-normativa e affari giuridici. Nonché dal Servizio Lavori d’Aula e legislazione.

Le esperienze realizzate

AIR

Ad oggi non risultano realizzate esperienze concrete.

Va, però, ricordato che nel 2003 è stata realizzata, ad opera del Formez e del DFP, una sperimentazione, avente ad oggetto il settore dell’agricoltura e, in particolare, l’adozione di norme disciplinanti la raccolta e la coltivazione di tartufi.

VIR e altre valutazioni ex post

Ad oggi non risultano realizzate esperienze concrete.

MOA

Dando seguito alle l.r. 16 settembre 2011, n. 6, “Semplificazione amministrativa e normativa dell’ordinamento regionale e degli Enti locali”, nel 2012, è stato approvato il Piano di misurazione degli oneri amministrativi.

Conseguentemente, nel 2012, è stata condotta la MOA per il settore artigianato e commercio. Si è trattato di un test di avvio e di sperimentazione della metodologia (e, peraltro, i procedimenti esaminati e misurati ed i destinatari interessati dagli stessi sono quantitativamente piuttosto contenuti) e dal sito istituzionale sembra che non siano seguite altre esperienze.

Clausole valutative

A partire dal 2005 il Consiglio regionale ha introdotto in alcuni provvedimenti clausole valutative (si tratta in particolare  di 18 provvedimenti).

(Ultimo aggiornamento della scheda: luglio 2014)