Il 2 ottobre scorso la Commissione europea ha pubblicato la Comunicazione “Regulatory Fitness and Performance (REFIT): Results and Next Steps” (COM(2013) 685final) che fa il punto sui primi risultati del programma REFIT e indica le ulteriori azioni che saranno messe in campo per assicurare una legislazione europea “fit for purpose”.
Nell’ambito del programma REFIT, lanciato nel dicembre 2012 (COM(2012)746), la Commissione ha effettuato una mappatura dell’intero stock normativo dell’UE finalizzata ad evidenziare oneri, incoerenze, lacune, misure inefficaci e ad individuare le aree con maggiori potenzialità per azioni di semplificazione e riduzione degli oneri regolatori. I primi risultati della mappatura sono stati resi noti in un apposito documento di lavoro pubblicato ad inizio agosto (dal titolo Regulatory Fitness and Performance Programme (REFIT): Initial Results of the Mapping of the Acquis, SWD(2013) 401 final). La nuova Comunicazione, oltre a presentare i risultati della mappatura, dalla quale emerge l’applicazione diffusa degli strumenti di smart regulation in tutte le aree di regolazione, illustra le ulteriori iniziative di semplificazione e riduzione degli oneri regolatori, che comprendono misure di consolidamento e modifica della legislazione, valutazioni e fitness checks.
Il documento propone quindi nuove azioni trasversali per affrontare le sfide emerse nella prima applicazione di REFIT:
- La Commissione ritiene preferibile perseguire la riduzione degli oneri regolatori senza modificare la normativa esistente, posto che gli stakeholders preferiscono un quadro regolatorio stabile. In questo senso, maggiore attenzione sarà dedicata all’individuazione degli obblighi amministrativi, in particolare nella fase dell’attuazione a livello degli Stati Membri. La Commissione si impegna, inoltre, ad allegare alle proprie proposte, insieme al piano di implementazione, un “quadro di valutazione” che, per ciascuna misura, indichi obiettivi, indicatori e proponga un piano di monitoraggio e valutazione della performance. Gli Stati membri dovranno impegnarsi nel monitoraggio dell’attuazione delle misure.
- Per quanto riguarda le valutazioni, la Commissione sottolinea l’esigenza di maggiore accuratezza, in particolare per la valutazione dei costi e dei benefici, che presenta notevoli difficoltà metodologiche.
- Le iniziative REFIT devono essere saldamente integrate all’interno del ciclo di decision-making, anche attraverso un rafforzamento della programmazione (ad esempio, mediante l’inclusione delle iniziative REFIT nel Programma di lavoro annuale).
La Commissione auspica una cooperazione più stretta con le altre Istituzioni europee e con gli Stati Membri per il perseguimento degli obiettivi di REFIT ed annuncia che pubblicherà ogni anno una tabella, “REFIT scoreboard”, per il monitoraggio di ciascuna iniziativa.
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