di Simone Annaratone
Come evidenziato anche nella nostra sezione web sulle consultazioni in corso, il 27 febbraio 2020 l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha indetto 13 consultazioni pubbliche sulle proposte di impegni presentate da 13 società che gestiscono servizi e infrastrutture ferroviarie. Queste consultazioni costituiscono uno snodo fondamentale all’interno del percorso intrapreso dall’ART con l’emanazione di 13 delibere, in data 5 dicembre 2019, ovvero con l’avvio formale di 13 distinti procedimenti sanzionatori.
Nello specifico, l’Autorità contesta alcune presunte violazioni di misure contenute nella delibera n. 106/2018 che stabilisce i diritti minimi di chi utilizza servizi di trasporto ferroviario connotati da oneri di pubblico servizio. Tali prerogative essenziali (come, ad esempio, il diritto all’informazione, il diritto all’accessibilità di servizi e stazioni, il diritto all’indennizzo) devono essere garantiti dai gestori dei servizi e delle infrastrutture.

A seguito di un’analisi puntuale sulla documentazione reperita dall’Autorità e trasmessa dalle società, in 13 casi l’ART ha riscontrato possibili violazioni delle misure sancite dalla delibera n. 106/2018 e ha ritenuto opportuno, tramite le deliberazioni del 5 dicembre 2019, aprire formalmente le procedure a carico delle singole imprese. I 13 gestori coinvolti hanno presentato, entro 30 giorni, altrettante proposte di impegni finalizzati a rimuovere le contestazioni avanzate dall’Autorità e ad arrestare il procedimento sanzionatorio. Il decreto-legge n. 201/2011, infatti, conferisce all’ART il potere di irrogare sanzioni amministrative pecuniarie fino a un importo massimo del 10% del fatturato dell’azienda interessata.
In linea con i principi fondamentali dell’open government, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha deciso di sottoporre a consultazione, per 30 giorni, le singole proposte di impegni, in contemporanea con la loro pubblicazione online. Per chi vuole presentare osservazioni puntuali, c’è tempo fino al 27 marzo.
Considerato il termine di conclusione dei procedimenti, fissato in 180 giorni dalla notifica delle singole delibere disciplinari (e dunque previsto nel mese di giugno 2020), sarà interessante vedere se e in quale misura le aziende di trasporto ferroviario, tramite la formalizzazione di questi impegni, riusciranno a evitare le sanzioni.