Lo scorso mese di aprile, il Servizio per la qualità degli atti normativi del Senato ha pubblicato un corposo dossier, a cura di Stefano Marci, su La semplificazione normativa e amministrativa nella XVII legislatura. Il dossier rende conto, nell’ordine, di quanto realizzato nell’ambito della semplificazione normativa e della better regulation, della semplificazione amministrativa e, infine, delle attività della Commissione parlamentare per la semplificazione.
Gli interventi sono stati diversi e hanno operato in entrambe le direzioni, a partire dal governo Letta fino alle ultime novità introdotte con il governo Gentiloni.
In particolare, in tema di semplificazione normativa e qualità della regolazione, il dossier ripercorre i principali passaggi che la legislatura appena conclusa ha compiuto su più fronti: quello della programmazione, quello dell’analisi ex ante ed ex post delle norme, quello della partecipazione e, infine, quello della codificazione. La programmazione è stata estesa a tutti i settori della regolazione ed è stata estesa a un arco temporale più ampio, passando da trimestrale a semestrale.
Una novità rilevante è costituita dalla recente adozione del DPCM n. 169/2017, che ha riformato la disciplina dell’analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell’impatto della regolamentazione (VIR), e dalla successiva Direttiva PCM 16 febbraio 2018, recante l’approvazione della Guida all’analisi e alla verifica dell’impatto della regolamentazione. I princìpi guida della riforma sono i seguenti, come ricorda il dossier: rafforzamento della programmazione; selezione, intesa come selettività delle analisi di impatto; consultazione; comparazione; trasparenza.
Diversi sono stati anche gli interventi orientati all’affermazione del principio delle consultazioni, di cui non si occupa soltanto il citato DPCM 169, ma anche delle apposite Linee guida sulla consultazione pubblica in Italia, adottate con la Direttiva PCM 31 maggio 2017. Vengono, inoltre, menzionate le Linee guida per le consultazioni promosse dal Senato, annunciate nella seduta d’Aula del 12 settembre 2017, che costituiscono una rilevante novità in quanto definiscono princìpi e procedure uniformi per tutte le attività consultive realizzate dal Senato.
Infine, ancora in tema di semplificazione normativa, occorre considerare l’attività di codificazione condotta dalla legislatura uscente, mediante l’adozione di quattro nuovi codici (in materia di contratti pubblici, di giustizia contabile, nel terzo settore e in materia di protezione civile) e di un testo unico (in materia di società a partecipazione unica).
In tema di semplificazione amministrativa, dopo una prima fase nel segno della tradizione, costituita dall’adozione di provvedimenti d’urgenza e ad hoc, e senza fare ricorso alle leggi annuali di semplificazione, in analogia alla legislatura precedente, molte novità sono state introdotte a partire dall’adozione, a fine 2014, dell’Agenda per la semplificazione 2015-2017.
È proseguita l’attività di misurazione degli oneri amministrativi, in attuazione di quanto previsto all’art. 3 del DL n. 5/2012, con riferimento sia agli oneri per la p.a. sia a quelli per cittadini e imprese. Tale attività di misurazione è stata quindi integrata con le previsioni contenute nell’Agenda per la semplificazione, il cui termine è stato prorogato, prima della sua scadenza, a fine 2020.
Per quanto riguarda gli interventi specifici di semplificazione adottati nella prima fase della legislatura, il dossier ricorda, fra gli altri, il DL “del fare”, n. 69/2013, a opera del governo Letta; il DL n. 90/2014, a opera del governo Renzi, con cui si è adottata l’Agenda, e il DL “sblocca Italia”, n. 133/2014.
Fra le semplificazioni amministrative più rilevanti della XVII legislatura, tuttavia, occorre ricordare quanto previsto dalla riforma Madia, adottata con la L. n. 124/2015, e dai conseguenti provvedimenti attuativi della riforma, con particolare riferimento alla nuova disciplina della conferenza di servizi, della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e degli altri regimi amministrativi per le attività produttive, l’edilizia e l’ambiente, con l’innovazione dettata dall’introduzione della cd. SCIA unica, e all’adozione della nuova modulistica standardizzata e semplificata a livello nazionale.
Un aspetto rilevante in tema di semplificazione procedurale e digitalizzazione della p.a. è rappresentato dalle modifiche al Codice dell’amministrazione digitale, intervenute in attuazione della delega contenuta nella L. 124, mediante il D.Lgs. n. 179/2016.
Infine, come si diceva, il Dossier dedica un ampio spazio alle attività poste in essere dalla Commissione parlamentare per la semplificazione, istituita dall’articolo 14, comma 19, della L. n. 246/2005, e composta da 20 senatori e 20 deputati nominati rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente. In particolare, la Commissione ha proceduto a diverse audizioni con i Ministri responsabili delle attività di semplificazione (D’Alia, Madia, Boschi), con i capi degli uffici legislativi ministeriali. Essa ha inoltre svolto ben quattro indagini conoscitive nel corso della legislatura, rispettivamente in merito a: semplificazione legislativa e amministrativa (19 novembre 2013 – 31 marzo 2014); semplificazioni possibili nel superamento delle emergenze (9 settembre 2015 – 24 febbraio 2016); semplificazione e trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo (3 maggio 2016 – 21 dicembre 2016); semplificazioni possibili nel settore fiscale (21 febbraio 2017 – 27 settembre 2017).
Oltre all’attività conoscitiva, la Commissione ha svolto anche una consistente attività consultiva, esaminando e approvando pareri su schemi di decreti legislativi presentati dal Governo in attuazione della legge n. 124) e della L. n. 154/2016 (semplificazioni in materia agricola).
(Federica Cacciatore)