di Rossana Amoroso
PFD | Contratti pubblici ante e post COVID-19: quando la patologia è la mancata semplificazione
La pandemia da COVID-19 ha causato in Italia e nel resto del mondo delle conseguenze drammatiche che coinvolgono in primis la salute dei cittadini, ma influiscono in maniera preoccupante anche sull’economia in generale e sugli appalti pubblici in particolare.
Mentre il nostro Paese si avvicina sempre di più alla “fase tre”, gli appalti pubblici appaiono ancora bloccati in un’incerta “fase uno” dettata dall’eccessiva rigidità delle regole, situazione inaccettabile se si considera che il settore ha un’incidenza sul PIL pari al 10,7 per cento.
In Italia, le innumerevoli disposizioni e le relative indicazioni interpretative spesso contraddittorie e fuorvianti che stanno popolando il periodo dell’emergenza hanno reso decisamente difficile, sia per le stazioni appaltanti che per gli operatori economici, districarsi in un labirinto di norme, con serie ricadute sull’affidamento e sull’esecuzione di contratti pubblici.
La stratificazione degli interventi in deroga al Codice dei contratti pubblici (di seguito, Codice), adottati con il fine di agevolare le amministrazioni aggiudicatrici e gli operatori in questa delicatissima crisi socio-economica, sta paradossalmente ingenerando molti dubbi in coloro che sono chiamati a operare quotidianamente con le procedure di selezione del contraente. Ogni riscrittura dell’impianto della contrattualistica pubblica, che avviene all’incirca ogni dieci anni, produce un periodo di “smarrimento”. Basti pensare che nei mesi successivi all’adozione del Codice del 2016 si è registrato un calo drastico delle procedure bandite dovuto proprio allo “shock da innovazione”, legato all’incertezza derivante dall’interpretazione delle nuove regole introdotte “dall’oggi al domani”, senza la previsione di un periodo di vacatio legis. Considerato che, dalla data di adozione, il Codice ha subito tredici modifiche, risulta chiaro come la normativa pandemica si sia inserita in un quadro già frammentario e attuato solo parzialmente.