Consob, misurazione degli oneri e better regulation nella relazione sul 2014

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La relazione annuale sul 2014 della CONSOB, in continuità con gli anni precedenti, mantiene la struttura tripartita tra questioni in corso e linee di indirizzo, evoluzione del quadro di riferimento e attività svolta. Particolare attenzione è dedicata agli strumenti di better regulation.

Innanzitutto si dà conto delle attività correlate alla misurazione degli oneri amministrativi avviate dalla Consob già nel 2013. Secondo quanto indicato dalla relazione, nel corso del 2014 hanno trovato piena attuazione i progetti di informatizzazione avviati negli anni precedenti per ridurre il carico sui soggetti vigilati e migliorare la gestione dei dati. Si tratta dei sistemi informativi previsti per dematerializzare le procedure di acquisizione, approvazione e deposito dei prospetti informativi comunicati alla Consob (Sistema informativo di approvazione dei prospetti emittenti e Sistema deposito dei prospetti degli emittenti).

Specifici interventi di natura regolamentare sono stati adottati dall’Autorità per eliminare gli obblighi non più applicabili, per chiarire aspetti della regolamentazione e per effettuare il coordinamento con la normativa primaria. Inoltre è stata avviata, assieme alla Banca d’Italia, una ricognizione sugli obblighi informativi imposti da entrambe le autorità agli stessi soggetti vigilati.

La relazione illustra anche l’avvio della seconda fase dell’attività di misurazione; si tratta della consultazione avviata per definire i costi e i benefici degli obblighi informativi e, in particolare, di quelli relativi alla regolamentazione sugli intermediari.

Pochi i riferimenti relativi all’analisi di impatto della regolazione. La relazione dà conto solo dell’AIR elaborata dalla Consob in occasione delle modifiche regolamentari adottate nel 2014 per recepire la Direttiva 2011/61/UE sui gestori dei fondi di investimento alternativi (cd. AIFMD).

Maggiore attenzione è dedicata, invece, all’attività regolatoria svolta dall’European securities and markets authority (ESMA). Il dato, da un lato, conferma la realizzazione del processo europeo di revisione integrata della disciplina degli intermediari e dei mercati; dall’altro, rileva le future linee di indirizzo dell’attività dell’Istituto che, nel 2015, sarà orientata al recepimento di numerose direttive.

(Mariangela Benedetti)