Analisi d’impatto del Parlamento europeo sulla direttiva sul miele

EP-logo-2-JPEGNelle ultime settimane è stata presentata al Parlamento europeo una ulteriore analisi di impatto della regolazione (AIR) sulla modifica alla disciplina concernente il miele (direttiva 2001/110/CE). A seguito della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea (caso Bablok), la Commissione ha, infatti, ritenuto indispensabile aggiornare la direttiva richiamata, al fine di chiarire come il polline non sia un ingrediente ma una componente naturale del miele. La Commissione non ha però esperito un’analisi d’impatto sul provvedimento e conseguentemente il Parlamento europeo ha deciso di svolgere un’AIR sulla proposta per quantificare i possibili effetti economici, sociali ed ambientali dell’intervento modificativo, con particolare riferimento agli oneri di etichettatura e ai requisiti per le autorizzazioni a carico dei produttori.

Il documento di sintesi dell’analisi d’impatto descrive anzitutto l’attuale situazione dell’industria del miele e la normativa di questo settore relativamente all’etichettatura, al controllo e ai requisiti autorizzatori attualmente richiesti. L’AIR individua, poi, due opzioni di intervento: il baseline scenario, ovvero l’attuale contesto normativo, e la proposta di modifica della Commissione. Per entrambe le opzioni sono stati misurati tre diversi impatti: economico, sociale ed ambientale.

L’AIR conclude che, nonostante l’attuale contesto normativo non comporti effetti rilevanti, la modifica proposta potrebbe produrre alcuni benefici, come una maggiore importazione di miele in Europa dai Paesi terzi e un sistema di etichettatura più flessibile, senza alcuna variazione significativa dei costi per gli stakeholders.

Il documento è consultabile sul sito del Parlamento europeo.

Monica Cappelletti