Nel mese di agosto la Banca d’Italia ha lanciato due consultazioni su provvedimenti sottoposti ad analisi d’impatto.
La prima, aperta fino al 12 ottobre, riguarda l’8° aggiornamento della Matrice dei conti (Circolare 272). L’aggiornamento è reso necessario dall’applicazione del Regolamento Ue 2015/534, il quale disciplina le segnalazioni di vigilanza relative alle informazioni finanziarie che le banche e i gruppi bancari sono tenuti a produrre nell’ambito del Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU) europeo.
Il ricorso all’AIR è stato suggerito dalla presenza nel regolamento di ampi margini di discrezionalità nell’applicazione della nuova disciplina segnaletica da parte delle autorità di vigilanza nazionali, nonché dalla possibilità che da questa derivino rilevanti impatti sugli intermediari. Gli esiti dell’analisi d’impatto preliminare che accompagna la bozza di provvedimento saranno integrate con informazioni acquisite nel corso della consultazione pubblica attraverso un apposito questionario (scarica il questionario in .xlsx) rivolto agli intermediari interessati dalla nuova disciplina. Il questionario è diretto ad acquisire informazioni di tipo qualitativo sui costi di impianto e ricorrenti associati alle opzioni di intervento identificate dall’Istituto e sui relativi tempi di attuazione.
La seconda consultazione, aperta fino al 23 ottobre, riguarda una proposta di delibera del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio (CICR) relativa alle modalità e ai criteri per la produzione degli interessi nelle operazioni poste in essere nell’esercizio dell’attività bancaria, ai sensi dell’art. 120, c. 2, del Testo unico bancario (decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385), sui cui è di recente intervenuta la legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147).
L’analisi d’impatto si è concentrata sui profili per i quali il CICR potesse esercitare una discrezionalità, ossia la periodicità di contabilizzazione degli interessi e il termine per l’esigibilità degli stessi. Non hanno viceversa costituito oggetto di valutazione gli aspetti che sono stati innovati direttamente dal legislatore nell’emanazione della normativa primaria (come, ad esempio, il nuovo regime di produzione di interessi sugli interessi).
Si tratta del secondo caso (dopo quello realizzato nel giugno 2012 su una proposta di delibera in materia di remunerazione degli affidamenti e degli sconfinamenti) in cui l’Istituto dà attuazione alla disposizione contenuta nel proprio regolamento di disciplina dell’adozione degli atti generali che prevede l’applicazione della metodologia AIR alle proposte sottoposte al CICR per le relative deliberazioni nei casi in cui “le opzioni regolamentari individuate risultino sufficientemente dettagliate” (art. 1, c. 2).
(Siriana Salvi)