Quali obiettivi normativi fissare per il nuovo anno? La Banca d’Italia ha ufficialmente definito i propri in un programma per l’attività normativa in cui illustra gli obiettivi strategici prefissati, il metodo con cui realizzarli e le aree in cui interverranno le innovazioni nel 2011.
Oltre all’oggetto dell’attività regolatoria per il 2011, il documento individua tempi e dettagli dei processi di emanazione in programma, motivando per ogni progetto normativo sia l’obiettivo di regolazione, sia l’intenzione di condurre o meno un’analisi di impatto. Consultando la tabella dei progetti normativi in calce al programma si deduce che la Banca d’Italia prevede di sottoporre ad analisi di impatto quattro dei diciassette interventi programmati: la riforma della disciplina degli intermediari, delle società fiduciarie, degli agenti e dei mediatori; le disposizioni di vigilanza in connessione con il recepimento della direttiva CRD3; l’integrazione negli schemi segnaletici prudenziali della segnalazione destrutturata su esposizioni infra-gruppo, rettifiche di valore e perdita attesa a livello di portafoglio regolamentare; l’istituzione di uno schema segnaletico per la verifica del rispetto della disciplina dei fidi a soggetti collegati. La Banca d’Italia non prevede di condurre l’AIR per gli interventi che, ad esempio, consentono limitati margini di discrezionalità o che comportano costi marginali per i destinatari, oppure per le direttive di massima armonizzazione.
Disponibile sul sito web dell’Autorità, il programma è stato sottoposto per trenta giorni a pubblica consultazione così come prescritto dall’art. 2 del Regolamento per l’adozione degli atti normativi (emanato dalla Banca d’Italia nel marzo del 2010).